Val Taleggio in primavera: natura, formaggi leggendari e silenzi da ascoltare

Dove il benessere incontra la tradizione contadina

Val Taleggio in primavera: natura, formaggi leggendari e silenzi da ascoltare


Se sei tra quelli che in primavera sentono il bisogno di rallentare, respirare aria buona e scoprire luoghi ancora genuini, allora metti la Val Taleggio in cima alla tua lista.
A poco più di un’ora da Bergamo, questa valle incastonata tra le Prealpi Orobie è un angolo di Lombardia ancora poco conosciuto, dove la stagione della rinascita si vive davvero, passo dopo passo.




Un paesaggio che si risveglia
In primavera, la Val Taleggio si trasforma: i boschi si riempiono di luce, i prati si punteggiano di fiori selvatici e i torrenti – gonfi di neve che si scioglie – risuonano tra le gole. I sentieri che collegano i piccoli borghi come Pizzino, Peghera, Olda o Sottochiesa sono perfetti per escursioni adatte a tutti, con viste che si aprono su vallate silenziose e cieli nitidi.

Non serve essere grandi camminatori: basta la voglia di lasciarsi guidare dalla natura, magari seguendo i percorsi che portano alle vecchie mulattiere o alle malghe, dove si respira ancora l’atmosfera di una montagna vissuta e non solo fotografata.



Un’accoglienza vera
Niente resort di lusso, ma agriturismi e B&B dove l’ospitalità è fatta di piccoli gesti sinceri: colazioni con pane caldo e marmellata fatta in casa, consigli preziosi dati da chi vive la valle tutto l’anno, e quella sensazione di “essere nel posto giusto” che solo certi luoghi sanno dare.