Una terra d’arte e memoria: i tesori culturali della Valle Brembana
La Valle Brembana è culla di storie illustri e di straordinari talenti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte e dell’architettura italiana.
Famiglie e figure eminenti come i pittori Palma il Vecchio, Giovanni Busi detto Cariani, Carlo Ceresa, l’architetto Mauro Codussi, i Baschenis e la famiglia di Santa Croce – attivi tra il XV e il XVII secolo anche in Trentino – affondano le loro radici in questo territorio, ancora oggi ricco di opere da scoprire e valorizzare.

Numerosi musei sono nati con l’obiettivo di tutelare e promuovere il patrimonio storico, artistico e culturale della valle. Tra questi spicca il Museo della Valle di Zogno, custode di importanti collezioni archeologiche, paleontologiche ed etnografiche che raccontano usi, costumi e tradizioni del passato.

Sempre più comuni scelgono di raccontare la propria identità attraverso gli ecomusei, strumenti vivi e partecipati per tramandare alle nuove generazioni la memoria e le tradizioni locali. In Val Taleggio, l’Ecomuseo Val Taleggio - Civiltà del Taleggio, dello Strachítunt e delle Baite si articola in tre stazioni che permettono di conoscere da vicino l’antica arte della caseificazione.

A Ornica, l’intero borgo si fa ecomuseo promuovendo l’arte contadina e la vita d’alpeggio.
Il comune di Valtorta valorizza invece la cultura montana con un percorso che comprende un museo etnografico, un mulino, un maglio, una segheria e una fucina, testimoni della vita e del lavoro in alta quota.
A Piazza Brembana, il ricordo si fa memoria civile con un museo dedicato ai quattro fratelli Calvi, eroi caduti nella Prima Guerra Mondiale.

A Zorzone di Oltre il Colle, il Museo della Miniera ricorda la lunga tradizione mineraria del territorio, mentre a San Pellegrino Terme, il Museo Brembano di Scienze Naturali conserva rarissimi reperti paleontologici scoperti nella valle, offrendo uno sguardo affascinante sulla storia naturale di questa terra.

La Valle Brembana si conferma così non solo luogo di paesaggi ad elevata naturalità, ma anche scrigno prezioso di storia, arte e memoria collettiva.