Sulle tracce di Palma il Vecchio

Palma il Vecchio, artista di origini Brembane, viene annoverato da importanti critici d’arte, tra cui spicca il Vasari, tra i pittori di maggiore interesse nel panorama artistico cinquecentesco.

Sulle tracce di Palma il Vecchio

Palma il Vecchio, artista di origini Brembane, viene annoverato da importanti critici d’arte, tra cui spicca il Vasari, tra i pittori di maggiore interesse nel panorama artistico cinquecentesco.
Jacomo Nigreti de La Valle detto Palma il Vecchio nacque a Serina attorno al 1480, ma è a Venezia che si formò e si affermò come pittore. Fu allievo di Giorgione e coevo di Tiziano, concentrò il suo talento su tre temi: sacre conversazioni, ritratto di donne e storie mitologiche.
Le sue opere sono esposte nei maggiori musei d’Europa, come ad esempio all’Ermitage di San Pietroburgo, al Louvre, agli Uffizi.
Alcune opere si trovano anche in Valle Brembana. Come spesso accadeva, gli artisti rimanevano molto legati alla terra natale e vi inviavano spesso i loro lavori e la comunità locale affidava loro alcuni incarichi. A Serina troviamo esposte presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunciata due opere: La Presentazione della Vergine e il Polittico della Resurrezione con i Santi Filippo e Giacomo, entrambe sapientemente restaurate negli ultimi anni.  La Presentazione della Vergine è composta da sei tavole che raffigurano, nel registro superiore Sant’Apollonia, San Giuseppe ed il Beato Alberto Carmelitano e nel registro inferiore, San Giovanni evangelista, la presentazione della Vergine e San Francesco. Il Polittico della Resurrezione con i Santi Filippo e Giacomo, smembrato verso la metà del 1700, è stato riassemblato e troviamo oggi al centro il Cristo con accanto San Filippo e San Giacomo in un polittico a cinque tavole.
A Dossena, presso la chiesa Arcipresbiterale Plebana, si può ammirare il Polittico del Battesimo di Gesù.
A Peghera, una frazione di Taleggio, presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo è possibile osservare un’altra opera del celebre pittore, dedicata appunto a San Giacomo. Si tratta di un polittico a sette scomparti che raffigura San Giacomo con ai lati San Rocco e San Sebastiano, che venivano invocati contro le pestilenze. Nel secondo ordine appare il Cristo deposto, tenuto da un angelo e i Santi Ambrogio e Antonio Abate. In alto fa capolino il Padre Eterno.
Infine a Zogno, nella parrocchiale di San Lorenzo Martire si trova L’Adorazione dei Pastori con San Rocco, collocato attualmente sull’altare della prima cappella destra. Si può notare la grande affinità di San Giuseppe con lo stesso soggetto raffigurato sul polittico conservato nella parrocchiale di Serina.

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