I ROCCOLI, OPERE D’ARTE A CIELO APERTO

In valle Brembana come in tutto il nord Italia nel periodo autunnale inizia la caccia, lo sport più antico del mondo, intimamente legato alla natura dell’uomo e alla sua civiltà. I cacciatori uccellatori utilizzano postazioni di caccia chiamate roccoli, essi sono costituiti da due elementi distinti: il casello e l’impianto vegetale.

I ROCCOLI, OPERE D’ARTE A CIELO APERTO

In valle Brembana come in tutto il nord Italia nel periodo autunnale inizia la caccia, lo sport più antico del mondo, intimamente legato alla natura dell’uomo e alla sua civiltà.
I cacciatori uccellatori utilizzano postazioni di caccia chiamate roccoli, essi sono costituiti da due elementi distinti: il casello e l’impianto vegetale.

Molto suggestiva la via dei roccoli dei Miragoli e Somendenna, un percorso ad anello tra Miragolo San Marco e Miragolo San Salvatore lungo sentieri sterrati dove è possibile ammirare le storiche costruzioni che spiccano per rarità e unicità di forme. La loro bellezza un tempo era solo funzionale, poiché la forma del manufatto e la disposizione degli arbusti (impianto vegetale) avevano uno scopo preciso. Allo stesso modo la loro funzione-la cattura degli uccelli- è oggi per molti associata alla caccia come hobby egoistico e anti-ecologico, mentre un tempo era una pratica basilare per procacciarsi il cibo. 
Sempre sulle alture di Zogno, nella frazione di Miragolo San Marco, in un importante valico a sella per i flussi migratori primaverili e autunnali, a circa 1000 m. s.l.m., sorge la Stazione Ornitologica La Passata, centro di inanellamento a scopo scientifico autorizzato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente). Dal 1995 a oggi sono stati censiti oltre 100.000 uccelli di 111 specie diverse utilizzando la tecnica delle reti “mist-net”, che consente catture non lesive.

In territorio Sedrinese, lungo il sentiero 592, conosciuto anche come la Strada Taverna, troviamo parecchi roccoli: Roccolo Dell’Angelo, Roccolo Ghisalberti, Roccolo Prati Parini, Roccolo al Canto.
Il sentiero, con partenza in località ponti, ha una durata di circa 3 ore e mezza e si presenta come una mulattiera lungo la quale si possono ammirare gli antichissimi muri a secco costruiti con grandi blocchi di pietra.

A Roncobello seguendo il sentiero CAI 272 conosciuto come sentiero dei roccoli  possiamo scoprire le varie postazioni di caccia con le loro costruzioni artigianali che mantengono viva una cultura che ha caratterizzato per secoli l’economia della nostra valle. 
Lungo il percorso troviamo: roccolo Della Fontana, roccolo dei Larici, roccolo del Veroppio, roccolo del Tino e roccolo di Monte Campo.

In Val Taleggio in località San Bartolomeo in una zona molto panoramica si può trovare un roccolo ristrutturato risalente all’inizio del 1700. Da tempo in disuso, è stato recuperato e sistemato per raccontare, attraverso la sua presenza, una delle tradizioni della montagna bergamasca.

È affascinante soffermarsi sulla profonda simbiosi tra l’ecosistema roccolo e il contesto naturale in cui è inserito per capirne la tradizione. 

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