I roccoli, monumenti verdi della Valle Brembana

I roccoli, monumenti verdi della Valle Brembana

Tra gli elementi più suggestivi e caratteristici del paesaggio della Valle Brembana spiccano i roccoli, affascinanti testimonianze di un’antica cultura rurale che ha intrecciato natura, architettura spontanea e tradizione venatoria.






Nati in epoca medievale come risorsa integrativa per la vita contadina, i roccoli raccontano una pagina importante della storia delle comunità montane. La loro funzione originaria era la cattura degli uccelli migratori: un’attività che univa una profonda conoscenza dell’avifauna, tecniche di silvicoltura raffinate e la secolare passione per la caccia praticata in questi territori.

La struttura tipica di un roccolo è composta da un piccolo edificio in pietra e legno, chiamato casello, spesso mascherato da rampicanti e circondato da alberi disposti in un doppio filare semicircolare, il cosiddetto tondo.
 Questo sistema naturale e ingegnoso, oggi non più utilizzato per fini venatori, permetteva di catturare stormi di uccelli durante le migrazioni autunnali. Oggi, invece, i roccoli superstiti vengono valorizzati come luoghi di osservazione e studio dei flussi migratori, nonché come splendidi esempi di un’architettura “verde” unica nel suo genere.





Molti roccoli sono stati perduti o nascosti dalla vegetazione, ma decine di essi punteggiano ancora i crinali e le dorsali della valle, riconoscibili dal loro inconfondibile disegno geometrico nel paesaggio. Veri e propri monumenti naturali, si ergono su punti panoramici e dominanti, offrendo vedute straordinarie verso oriente, la direzione da cui giungono gli stormi.

Tra i più noti della bassa valle, spiccano quelli del Canto Alto, raggiungibili dai borghi di Sorisole, Sedrina e Zogno: il Fontanù (o Fontanone), il Prat Tònd e i Prati Parini. Più a nord, un’area di grande fascino è Miragolo San Marco, sopra Zogno, un autentico balcone naturale che conserva ancora diversi roccoli storici come il Colombèr, il Prato Rosso, il Roccolo al Colle e quello del Flin.

Visitare questi luoghi significa fare un viaggio nel tempo, alla scoperta di una tradizione che ha segnato profondamente l’identità culturale della Valle Brembana e che ancora oggi regala suggestioni uniche tra storia, natura e paesaggio.