Carona, una finestra sull’Alta Valle Brembana: sentieri, rifugi e biodiversità alpina

Nel cuore dell’Alta Valle Brembana, a quota 1.130 m s.l.m., sorge Carona, piccolo centro montano incastonato tra alcune delle vette più suggestive delle Orobie bergamasche.
Punto di partenza privilegiato per escursionisti, trail runner e alpinisti.
1. Sentiero per i Laghi Gemelli (CAI 211):
Tra gli itinerari più noti e frequentati, il sentiero che conduce ai Laghi Gemelli è un classico della zona. Si sviluppa su un dislivello positivo di circa 700 m, con partenza nei pressi della diga di Carona. Dopo un primo tratto nel bosco misto di faggio e abete rosso, il sentiero prende quota attraversando alpeggi e praterie alpine. Il complesso lacustre dei Gemelli si trova a 1.963 m e offre uno scenario glaciale di grande impatto, con acque limpide e rive rocciose.
Tra gli itinerari più noti e frequentati, il sentiero che conduce ai Laghi Gemelli è un classico della zona. Si sviluppa su un dislivello positivo di circa 700 m, con partenza nei pressi della diga di Carona. Dopo un primo tratto nel bosco misto di faggio e abete rosso, il sentiero prende quota attraversando alpeggi e praterie alpine. Il complesso lacustre dei Gemelli si trova a 1.963 m e offre uno scenario glaciale di grande impatto, con acque limpide e rive rocciose.
2. Rifugio Fratelli Calvi (CAI 226):
Proseguendo oltre i Laghi Gemelli o salendo direttamente per la val Sambuzza, si può raggiungere il Rifugio Calvi (2.015 m). Il sentiero è tecnicamente più impegnativo e adatto a escursionisti esperti, con alcuni tratti esposti e ghiaioni da attraversare. La struttura, posta sotto l’imponente versante sud del Pizzo del Diavolo di Tenda (2.914 m), è un punto strategico per ascensioni alpinistiche e traversate verso la Val Brembilla e la Val Seriana.
Proseguendo oltre i Laghi Gemelli o salendo direttamente per la val Sambuzza, si può raggiungere il Rifugio Calvi (2.015 m). Il sentiero è tecnicamente più impegnativo e adatto a escursionisti esperti, con alcuni tratti esposti e ghiaioni da attraversare. La struttura, posta sotto l’imponente versante sud del Pizzo del Diavolo di Tenda (2.914 m), è un punto strategico per ascensioni alpinistiche e traversate verso la Val Brembilla e la Val Seriana.

3. Rifugio Laghi del Poris (CAI 213 + deviazione):
Meno conosciuto, ma estremamente interessante per la sua posizione panoramica e l’ambiente circostante, il Rifugio Lago (1.615 m) si raggiunge tramite un percorso ad anello che include il Passo di Publino. L’itinerario si sviluppa tra conche moreniche e radure che in estate esplodono di fioriture alpine.
Meno conosciuto, ma estremamente interessante per la sua posizione panoramica e l’ambiente circostante, il Rifugio Lago (1.615 m) si raggiunge tramite un percorso ad anello che include il Passo di Publino. L’itinerario si sviluppa tra conche moreniche e radure che in estate esplodono di fioriture alpine.
Fauna e biodiversità
L’area attorno a Carona è inclusa nel Parco delle Orobie Bergamasche ed è caratterizzata da una straordinaria biodiversità. Lungo i sentieri è frequente avvistare camosci (Rupicapra rupicapra), marmotte (Marmota marmota), caprioli e, con un po’ di fortuna, aquile reali (Aquila chrysaetos). Le falesie più remote ospitano anche il gallo forcello e la rarissima pernice bianca, mentre i corsi d’acqua e i laghi alpini sono abitati da anfibi protetti come il tritone alpestre.
Al rientro dalle escursioni, è possibile gustare i piatti tipici della tradizione bergamasca in alcune strutture locali di riferimento: l'hotel ristorante Pedretti, l’Albergo ristornate Corona e l’Agriturismo Alle Baite, noti per l’utilizzo di prodotti locali e ricette della tradizione bergamasca come i casoncelli, la polenta taragna e i formaggi d’alpeggio.
Per chi desidera affrontare gli itinerari in sicurezza o con un taglio didattico e naturalistico, è inoltre possibile farsi accompagnare da una Guida Escursionistica AMM (Accompagnatore di Media Montagna) abilitata.

Carona, dunque, non è solo una porta d’accesso all’alta quota, ma un nodo escursionistico completo, dove natura, tecnica e cultura alpina si fondono in un’esperienza autentica.